Si possono usare i pannolini lavabili mentre si porta il proprio bimbo? Ci sono delle accortezze particolari? Cosa hanno in comune babywearing e pannolini lavabili?
LA MIA STORIA
Da fare la mamma a essere mamma
Sono Carolina, mamma di tre bambini, di 8, 6 e 2 anni.
Da quando sono diventata mamma, ormai diversi anni fa, ho cercato di prendermi cura dei miei figli con un approccio che si avvicinasse il più possibile a un modo di accudire centrato sull’ascolto del nostro bambino, nel rispetto delle sue esigenze e da un punto di vista che non confondesse le nostre aspettative con i suoi reali bisogni.
La mia grande scoperta in questo ambito sono stati i pannolini lavabili che poi, in realtà, sono diventati davvero una grande passione! Sani, ecologici ed economici.
All’inizio, ormai più di sette anni fa, io e mio marito ne comprammo soltanto uno per poterlo toccare con mano, capire se poteva essere un’alternativa fattibile ai pannolini usa e getta. La cosa ci è sembrata da subito non solo fattibile ma davvero utile e importante tanto che alla prima occasione abbiamo indirizzato i regali di amici e parenti in un kit di venti pannolini. E poi?
E poi ci siamo arrangiati! Sì, arrangiati! Nella vita di tutti i giorni riscontravamo diverse difficoltà nell’utilizzo continuativo: perdite notturne, elastici troppo rigidi che segnavano la pelle del bimbo, rossori in periodi in cui la pipì diventava più acida… ma non era facile trovare qualcuno con cui confrontarsi, pochissime informazioni su internet o sui social e addirittura nemmeno da parte di chi li commercializzava.
Ma non abbiamo mollato: l’idea di mettere tessuti naturali a contatto con la pelle unita alla certezza di contribuire a una drastica riduzione di spazzatura non riciclabile, ci ha dato la determinazione giusta per continuare! La nascita di una nuova vita non poteva esser una buona scusante per inquinare.
E in realtà non si trattava solo di pannolini: l’impatto sull’ambiente di tutto quello che ruotava (e purtroppo in parte ruota ancora) intorno all’accudimento di un neonato consisteva anche nell’uso di salviette, traversine per il cambio, coppette assorbilatte… il tutto usa e getta.
Indossare mio figlio
Qualche tempo dopo, mi venne regalato un marsupio: avvertivo però, usandolo che qualcosa non quadrava: il bimbo talvolta era un po’ infastidito e non era comodissimo indossarlo. La sensazione di tenere il mio bimbo vicino a me era però paradisiaca e quindi qualche volta lo usammo anche se solo per brevi passeggiate!
Non c’è uno senza due
Il nostro primo figlio è stato un dono prezioso ed abbiamo deciso che un fratellino con cui crescere insieme sarebbe stato un grande regalo ed un’importante palestra di vita per entrambi. Così nacque il secondo bimbo con appena diciotto mesi di differenza da suo fratello. Con lui abbiamo, in maniera ancora più convinta e decisa, continuato ad usare i lavabili. Per un periodo erano addirittura entrambi ad usarli, proprio quei primi venti pannolini… lavandoli necessariamente più spesso!
È stato come avere due gemelli!
Provai a continuare l’utilizzo del marsupio anche con il nuovo arrivato: in realtà lui non gradiva proprio e non ne capivo il motivo! Così decisi di acquistare una faccia elastica rossa, una coccola morbidosa, una mano santa per poter uscire anche solo a comprare il pane ed avere vicino i miei figli agevolmente! I bordi della fascia si arrotolavano ed erano fastidiosi sulla pelle ma sempre meglio di quel marsupio davvero troppo rigido.
Il tempo passava, i bimbi crescevano e anche noi genitori maturavamo nel nostro ruolo educativo ed eravamo amareggiati di incontrare gente che ci guardasse storto per l’uso dei lavabili e/o di cui magari nemmeno conoscevano l’esistenza e di gente che faceva battutine perché in fascia il bimbo sarebbe soffocato.
Il mio istinto mi diceva che questo nostro stile di accudimento ad alto contatto invece funzionava e ne avevo riscontro perché i bimbi crescevano sereni ed io potevo fare molte cose con loro e nonostante fossero piccoli e molto curiosi.
Quando era il padre a portarli in fascia era meraviglioso vedere come interagivano costruendo la loro relazione fin da neonati, uno spettacolo meraviglioso ai miei occhi.
Non c’è due, senza Te
Quando i bimbi crebbero di qualche anno sentivamo che sarebbe stato bello avere una sorellina in mezzo a loro e così arrivò…una femminuccia? No, un altro maschietto!
I grandi a quel tempo avevano ormai 6 e 4 anni e non indossavano più i pannolini né tantomeno venivano portati! Così, io e mio marito, ricominciammo ad informarci sui lavabili scoprendo con nostro grande stupore che nel giro di quei pochi anni era esploso un mondo tanto vasto: tante nuove tipologie, marche, tessuti, gruppi di approfondimento sui social, un’ampia offerta da parte di tanti negozi online e qualcosina anche nei negozi fisici del territorio.
La cosa mi incuriosì e stimolò molto. Iniziai a studiare giorno e notte soluzioni, marchi ed assetti. Per farlo con maggiore accuratezza acquistai qualcosina, veramente un po’ di tutto perché volevo provare nuovi prodotti differenti da quelli che già avevo usato per i miei primi due figli.
Futuro Lavabile: non sono più sola
Con il passare del tempo i timori iniziali di essere giudicati si tramutarono in necessità di condividere con altre famiglie pioniere il mondo dei lavabili ed in energia per far avvicinare più persone possibili a questo mondo. Così, lungo la mia strada, incontrai altre due mamme col mio stesso desiderio: diffondere gratuitamente sul territorio la conoscenza dei lavabili permettendo alle famiglie di ricevere le giuste informazioni. Con gran fatica ma altrettanta soddisfazione riuscimmo ad aprire una pannolinoteca attraverso la quale dare in prestito dei kit di pannolini lavabili alle famiglie e organizzare incontri informativi sull’uso e la gestione!
Portata a… portare
Grazie ad una ragazza di un’altra città conosciuta in vacanza, scoprii l’esistenza di una nuova professione: la consulente babywearing. Con lei parlai molto della mia esperienza sul portare e ne venne fuori che i supporti che usavo avevano dei limiti e non erano idonei. Mi feci così indirizzare all’acquisto di un marsupio nel rispetto della fisiologia del bimbo…e della mia. Con tre figli avevo la necessità di fare mille cose senza rinunciare alla cura dei miei bimbi: avevo bisogno di strumenti adatti! E anche lì si aprì un mondo tutto nuovo, a me sconosciuto… fatto di un mercato cresciuto esponenzialmente rispetto ad otto anni prima.
A quei tempi, grazie alla pannolinoteca, crebbero le opportunità di incontro con molte famiglie. Alcune di loro mi vedevano portare il piccolo durante gli incontri informativi e con curiosità mi chiedevano consigli e informazioni non solo sui pannolini ma anche sul mondo del portare. Per alcuni di loro era davvero una novità vedere un bambino sostenuto in un marsupio, vederlo sereno, addormentarsi mentre io potevo svolgere gli incontri. Ho avvertito così che raccontare le mie esperienze non bastavano: dovevo acquisire competenze, in fondo ogni bambino è diverso e ogni famiglia ha necessità diverse!
E’ proprio grazie a tutto questo percorso che ho maturato l’idea di formarmi come consulente babywearing e parallelamente come consulente di Pannolini Lavabili.
BABYWEARING E PANNOLINI LAVABILI
Spesso mi chiedono: “Si possono usare i pannolini lavabili mentre si porta il proprio bimbo? Ci sono delle accortezze particolari? Ma cosa hanno in comune babywearing e pannolini lavabili?”
Genitori si diventa non ci si nasce. Uno stile di maternage ad alto contatto ti porta ad investire tempo in quello che dovrebbe essere il lavoro di un genitore: Educare. Educare vuol dire tirare fuori, aiutando il bambino a sviluppare i propri talenti e le proprie capacità. Per fare questo bisogna mettersi in gioco, ascolto dei bisogni e tanto lavoro su sé stessi.
I P.L. e il babywearing hanno in comune uno stile di accudimento più lento fatto di attenzione e ascolto dei bisogni. Quando leghi con la fascia un bambino prima di tutto devi cogliere le sue esigenze; è neonato? Ha bisogno di stare cuore a cuore! Vuole scoprire il mondo? E’ ora di passarlo sul fianco. Ci sono casi in cui un bambino non ama una certa legatura e ne preferisce altre così come ci sono genitori che praticano l’Elimination Communication cercando di rispondere in modo attivo, naturale e spontaneo ai bisogni fisiologi di eliminazione. Questa pratica si fonda sull’ascolto e la comunicazione per stabilire una relazione rispettosa e gentile che onori l’unicità e le competenze del bambino che è capace fin da piccolo di comunicare le sue esigenze anche riguardanti questo aspetto.
Come nel babywearing i bambini che crescono accuditi ad alto contatto poi diventano molto curiosi ed indipendenti proprio perché sanno che se devono soddisfare un qualsiasi bisogno ci sarà un genitore da cui tornare pronto a rispondere alle sue esigenze cosi anche con l ‘utilizzo dei pannolini lavabili il bimbo sarà accompagnato a riconosce i propri stimoli ed a collegare: “ho fatto la pipì mi sento bagnato” cosa che avviene meno con gli usa e getta. Questo porterà il bambino ad un svezzamento precoce da pannolino.
Quando si sceglie un supporto si fa attenzione alle certificazioni dei tessuti e questo avviene anche nella scelta dei pannolini lavabili perché entrambi sono a contatto con la pelle del bambino o con le loro parti intime delicate.
Cosi come per il babywearing la posizione a M favorisce la giusta formazione ossea della testa del femore nell’anca anche il maggior ingombro del tessuto dei pannolini lavabili rispetto agli usa e getta rispetta questi canoni.
Imparare a legare il proprio bimbo richiede tempo pratica e anche l‘uso dei lavabili richiede un momento iniziale in cui trovare la propria routine, tempo che è amore per il piccolo, tempo in cui si crea una relazione.
Il bambino portato riceve tutto quello di cui ha bisogno per il suo sviluppo psico-fisico a contatto con la mamma cosi come il bambino a cui vengono fatti indossare i lavabili ha un momento di vicinanza maggiore con la mamma e il papà durante il cambio.
Si sceglie il pannolino più adatto all’esigenza del momento, a volte i bambini grandi scelgono loro le fantasie da indossare, si lava il bimbo (di solito chi usa i lavabi, per gli stessi principi, non usa salviette usa e getta) e nel momento del cambio e della sistemazione del pannolino lo si coccola, massaggia, si scelgono i vestiti più adatti! Nel periodo in cui imparavo la piegatura delle mussole in cui provavo e riprovavo e lui se ne stava lì beato a farsi coccolare! Il momento della sistemazione dei pannolini diviene occasione di condivisione a volte anche con il proprio compagno (ricordo serate a rimontare i pannolini con tisana e film) o con i fratelli maggiori
che in questo modo si sentono partecipi in modo attivo all’accudimento del fratellino più piccolo!
SI POSSONO USARE I P.L. MENTRE SI PORTA IL BAMBINO?
Alle famiglie che mi chiedono se possono usare entrambi dico semplicemente “perché no”!
Ci sono però delle accortezze che mi sento di sottolineare in base alla mia esperienza.
• Evitare cover in lana che possono “strizzarsi” con il peso del bambino e far passare il bagnato rischiando di bagnare il supporto oltre che i vestiti del bimbo.
• Evitare, se possibile, inserti in microfibra perché se si porta per molte ore si rischia che rilascino il bagnato, in caso mettere sotto all’inserto in microfibra un inserto in tessuto naturale bambù, cotone o canapa che intrappola il bagnato che viene drenato sotto dalla microfibra.
• Usare cover con doppia barriera nei lattanti in quanto la pupù liquida potrebbe fuoriuscire.
• In caso di periodo di pipì più acida per via della dentizione, se si utilizzano tessuti naturali, mettere un velino stay dry in modo che lo sfregamento sul tessuto non crei irritazione.
• Usare pannolini con elastico dolce per evitare di segnare eccessivamente la pelle da bambino.
In linea di massima quindi si possono usare tutti i pannolini basta avere queste accortezze nel caso di bimbi particolarmente produttivi, portati per tante ore o in periodi particolari.
Oggi quel marsupio lo mostro agli incontri informativi per far vedere quali sono i supporti che non rispettano la fisiologia del portato e del portatore.
Oggi quella fascia elastica la mostro per far vedere che le fasce di bassa qualità hanno i bordi che si arrotando irritando la pelle.
Ma quel marsupio, quella fascia rossa e quel pannolino mi hanno portato fin qui.
Autore:
Carolina Silvetti
Consulente babywearing e pannolini lavabili Babywearing Italia ®