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Roma (CAE) – Proiezione documentario UNLEARNING
22 Novembre 2015 @ 17:30 - 19:30
GratuitoBabywearing Italia è lieta di invitarvi il 22 novembre alle ore 17:30 presso la Città dell’Altra Economia (CAE) alla proiezione del documentario Unlearning.
Vi ricordiamo che prima della proiezione si svolgerà sempre alla CAE un Incontro Informativo Gratuito Babywearing alle ore 15:30 a cura delle Consulenti Babywearing Italia le quali rimarranno a disposizione anche dopo la proiezione del documentario.
Alla fine della proiezione ci sará un dibattito con il REGISTA!!!
Otto ore di lavoro al giorno a testa, bambina a scuola fino alle quattro del pomeriggio, babysitter. Quando arriva il momento più importante della giornata, la cena, in cui finalmente si può stare insieme ci ritroviamo sfiniti a parlare di mutuo e bollette, organizzando un’altra giornata di sopravvivenza.
Questo è il modello comune che finora abbiamo vissuto, che ci confina in uno stile di vita che a nostra volta stiamo trasmettendo ai nostri figli come assunto di verità.
Ma se lasciassimo la zona comfort della nostra esistenza, “disimparando” la religione del comfort per condividere i tempi, gli spazi, le logiche e i meccanismi di relazione con chi ha un concetto diverso di famiglia? Come vedremo la nostra vecchia vita al nostro ritorno? E, soprattutto, la vorremmo ancora?
Unlearning è il viaggio di Lucio, Anna e Gaia attraverso ecovillaggi, comunità, famiglie itineranti per conoscere chi ha avuto il coraggio di cambiare.
Un documentario familydriven che racconta il punto di vista non certo oggettivo di un’ ansiosa insegnante in aspettativa, un regista televisivo stanco di format ripetitivi e una bambina di 5 anni in balia degli eventi.
Il loro background cittadino si è scontrato con ecovillaggi vegani, raduni fricchetoni, ospitalità in grotte o in roulotte,
scuole libertarie e comuni anarchiche. Hanno pulito stalle, smontato tendoni circensi, recuperato cibo scaduto dai
container con la comunità Freegan… Hanno insegnato in asili libertari dove i bambini hanno il diritto al rischio e
possono allontanarsi liberamente e hanno vissuto in compagnia del popolo degli Elfi, nelle valli del pistoiese.
In ogni tappa hanno incontrato bambini, nuovi modelli di famiglia, di educazione e di alimentazione.
Tutti cercatori, verso una vita più a misura d’uomo e a contatto con la natura.
Sei mesi di viaggio al costo di poche centinaia di euro: per realizzare il progetto la famiglia ha usato il baratto scambiando competenze, casa, oggetti e tempo…
Senza un’autovettura a disposizione hanno dovuto arrangiarsi con il carpooling, percorrendo così oltre 5000
Km in compagnia di sconosciuti; hanno vissuto ogni nuovo incontro come una possibilità, lasciando a casa
paranoie, retaggi culturali imposti, prestandosi a dare una mano nei modi più disparati per ottenere vitto e
alloggio: dallo zappare la terra al vendere zucchero filato, vivendo ogni occasione per crescere come
famiglia, per capire davvero cosa conti in una squadra per definirsi tale.
Un documentario sulla fiducia, su un’Italia di uomini, donne e bambini che, all’omologazione, hanno risposto facendo della propria esistenza un inno alla diversità per aprirsi al cambiamento.
CHI È LA FAMIGLIA UNLEARNING
Lucio Basadonne: prima di partire, si occupava di regia di spot e documentari (Comedy
Central, MTV, Regione Liguria Etc.) e bizzarri videoclip. Su set più articolati, è stato
assistente operatore o aiuto regista. Qui è factotum audio-video eccezion fatta per l’audio
mixing e le registrazioni dei voice over che si terranno presso gli studi Greenfog di Genova
(già al lavoro su numerose produzioni di fiction e documentaristiche).
Anna Pollio: da sempre nel mondo della grafica, del marketing e della pianificazione
pubblicitaria, prima di Unlearning insegnava in una scuola superiore di Genova e si
occupa, per Unlearing, di tutto il lato grafico, Social e Marketing.
Gaia Basadonne: viaggia con mamma e papà e, se non sta giocando, parla ad alta voce
durante le interviste cercando di attirare l’attenzione di tutti. Prima di Unlearning,
frequentava un asilo pubblico, aspettando di iniziare una prima elementare come tutti i
bambini della sua età.